¿Roble francés o americano? – El secreto de las barricas - Enología - Blog

Palabras-clave: religión, diversidad, etnografía, educación. Abstract The growing number of foreign citizens in Italy urges policymakers to respond with educational models of inclusion that take into account today's cosmopolitan society. We investigated on how a religious institution handles such diversity. An ethnographic research was carried out within the educational centre "Borgo Ragazzi Don Bosco" based in Rome.

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This activity was backed by a storiographic and quantitative analysis on the developments of the Salesian pedagogical system, as well as on the social environment where the educational centre operates. Findings show that, while the centre has a pivotal role in support of multicultural communities, its educational model follows a Salesian tradition based majorly on Christian values. It would be recommendable to redesign Salesian educational system with the aim of creating multicultural places of education which see diversity not as external to dominant local customs, but as a characterising feature of this environment.

Keywords: religion, diversity, ethnography, education. Il Borgo, don Bosco, il Quarticciolo. Varcato il cancello di ingresso, lungo la via Prenestina, il Borgo è caratterizzato dalla presenza di diversi padiglioni, due campetti da basket e uno da calcio; un modello frequente negli oratori delle parrocchie cattoliche costruite nel dopoguerra nelle aree di allora nuova urbanizzazione. Come spiega uno dei responsabili del progetto: Il Borgo nasce per raccogliere gli sciuscià,2 quindi i ragazzi più poveri e in difficoltà.

In pratica i figli della guerra. Nel corso del testo si cita in più punti il sito internet del Borgo Ragazzi Don Bosco www. Questo posto era famoso perché, oltre ad accogliere, rappresentava lo stile salesiano; il carisma salesiano, che punta molto alla professionalizzazione dei ragazzi. Questo adesso è molto ritornato con papa Francesco ed è da sempre la missione dei salesiani. Questo programma di educazione civile e cristiana del popolo, come già nelle intenzioni del santo: [ Come noto, lo stesso Don Bosco ricollegherà la sua biografia a un sogno fatto in età infantile, in cui vedeva dei rissosi ragazzi di strada, da cui era indispettito, trasformarsi per intervento divino in animali selvatici e infine in agnelli mansueti e saltellanti Bosco, Le condizioni di fattibilità e i modelli con cui il Sistema Preventivo è oggi messo in campo dai successori di Don Bosco, in nazioni, sono profondamente mutate.

La Famiglia Salesiana è composta da due congregazioni religiose, un ordine di cooperatori laici e diverse associazioni e confederazioni, diffusa su scala mondiale e presente in Italia con circa oratori, scuole e 50 centri di formazione professionale. A questi si aggiungono enti culturali, centri editoriali, comunità terapeutiche per tossicodipendenti, comunità di alloggio e affido di minori in difficoltà e negli ultimi anni, coerentemente con la consueta missione di evangelizzazione e sostegno degli ultimi, anche 11 centri di prima e seconda accoglienza per immigrati richiedenti asilo, indirizzati prevalentemente ai minori stranieri non accompagnati, a cui si aggiungono corsi di lingua, progetti di inserimento lavorativo,.

Assieme al Municipio VI, suo proseguimento periferico, è la zona della città con il più basso reddito medio annuo pro capite, inferiore a Fra i problemi della zona disoccupazione giovanile, femminile e di lunga durata, fragilità della piccola e media imprenditoria locale, alte percentuali di abbandono scolastico e criminalità minorile, problemi di integrazione tra stranieri residenti, popolazione nomade e residenti storici.

A questi si aggiungono circa 2. Si sono raggiunte le Tra le nazionalità presenti nel Municipio V, i gruppi asiatici fra cui i 3. Dati presi da: www. Se il reddito annuo medio della zona corrisponde a Il Borgo Ragazzi Don Borgo interagisce con questo scenario come una struttura complessa, che vede al suo interno diverse modalità di fruizione e la compresenza di diversi servizi rivolti a diverse tipologie di utenti. Poi c'è un altro ente che è il CFP, centro formazione professionale, che è riconosciuto dalla Regione e quindi riceve dei fondi [pubblici].

Poi abbiamo la casa famiglia per residenziali e semiresidenziali. Poi c'è l'oratorio e le Questo è un po' tutto il Borgo. Figura 2. Il CFP offre invece percorsi di professionalizzazione a giovani che dopo il conseguimento della licenza media intendono proseguire il proprio itinerario formativo imparando un mestiere. Fra i servizi offerti è presente anche Skolè, un progetto interculturale di sostegno allo studio scolastico.

È stato scelto infine di 4. Ringraziamo inoltre gli educatori del progetto, per la loro attenzione, disponibilità e accoglienza. Gli obiettivi dichiarati del progetto sono: - Contrastare l'abbandono scolastico, attraverso percorsi pomeridiani di accompagnamento allo studio, di sostegno psicoeducativo individualizzato e di integrazione sociale; Questi dati si riflettono anche sulla composizione delle classi nelle scuole pubbliche della zona, specie nelle istituzioni di primo livello, con un preoccupante quanto frequente effetto di amplificazione del dato deviante Cohen, e costruzione di fenomeni di bias-confiming Nickerson, ; Goldman, Numerose famiglie italiane optano infatti per il trasferimento dei propri figli in altre scuole, preoccupati che la presenza degli alunni stranieri ritardi il percorso scolastico dei propri figli MPI, ; Contini, Il secondo criterio è la posizione economica delle famiglie.

Con la scusa di fare i compiti. Sulla sinistra invece ci sono una stanza informatica e una per gli operatori.

La stanza degli operatori è occupata da un ampio tavolo rettangolare e una postazione computer. Vicino alle pareti scaffali con libri e oggetti di cancelleria, una macchinetta del caffè e una piccola credenza in cui sono riposti gli alimenti per la merenda comune. Superata l'anticamera si accede ad un lungo corridoio dove sono situate due aule studio e un piccolo Laboratorio creativo. Le aule studio Fig. Mentre, gli utenti cominciano ad entrare nel centro ore La coordinatrice introduce le attività con un momento che viene definito Il buon pomeriggio.

Quest'ultimo consiste nella lettura di una parabola biblica, poi analizzata e contestualizzata all'interno delle pratiche dell'organizzazione. Il tema estrapolato dalla parabola del giorno, la fiducia, viene poi interpretato dalla coordinatrice come la "necessaria fiducia verso i ragazzi, e una collaborazione maggiore con le scuole [di provenienza dei ragazzi]".

In seguito la coordinatrice prende un grosso quaderno ad anelli Fig. Il Quadernone è il principale strumento di continuità didattica del gruppo ed è frutto del lavoro di rete che Skolé Hanno grosse lacune in inglese, gli educatori che lavoreranno con loro oggi facciano un ripasso a partire delle basi. A conclusione del briefing emerge anche il problema della confusione nella gestione del bagno durante le attività e qualche proposta correttiva.

La coordinatrice chiede loro di prendere i diari e in base alle materie da studiare vengono affidati ad operatori diversi, divisi fra le due stanze preposte allo svolgimento delle attività. Nella stanza dei compiti di inglese e di matematica ci sono solo due ragazzi, ognuno seguito da un operatore. I ragazzi e gli operatori siedono su due tavoli rettangolari, uno di fianco all'altro. Uno dei bambini osservati ha dimenticato il materiale didattico a casa e svolge i compiti di algebra utilizzando quello presente in struttura.

I compiti per il giorno dopo consistono nell'effettuare delle espressioni algebriche; l'operatrice decide di cominciare svolgendo operazioni più semplici, sottrazioni e addizioni, col tentativo di superare la distanza tra le richieste del compito e il livello di competenza del ragazzo Collins et al.

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Verso le Gli operatori si recano a preparare la merenda Fig. Quelli della seconda fascia vengono sempre prima della ricreazione, fanno la pausa e poi fanno le ore di studio. Si insegna [agli operatori], anche dopo due ore di matematica o di fisica che possono affaticare, a scaricarsi insieme ai ragazzi e non a andarsi a fumare la sigaretta, andare al bar…Partecipare a tutte le attività e creare un clima di fratellanza educativa. Si decide di fare un energizer, un piccolo gioco di team-building rivolto ai ragazzi di entrambi i turni.

Al termine del gioco il gruppo è guidato dalla coordinatrice a fare un breve momento di riflessione sul Natale. La nostra è una scuola interculturale! Noi diciamo quello che per noi è la religione, quello che per noi è successo. Noi riportiamo questo e invitiamo gli altri a portare la loro…Le loro tradizioni, a raccontarci le loro religioni, e se hanno delle festività a festeggiarle con noi. Quando facciamo la preghiera, ad esempio, chiediamo sempre se qualcuno vuole fare una preghiera nella sua lingua. Durante il secondo turno, una delle due aule è dedicata a un laboratorio di italiano L2, seguito in media da 7 utenti con livelli diversi.

Gestito da una operatrice dedicata e altri volontari, il laboratorio è dedicato a minori stranieri con difficoltà con la lingua italiana, il cui mancato apprendimento innescherebbe un rapido deterioramento del percorso scolastico ISMU, Durante la lettura finale, il testo fa riferimento alla Campania, regione italiana che i ragazzi non conoscono.

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Fra questi anche uno spazio-laboratorio di sostegno alla genitorialità: Oltre a questo i ragazzi possono partecipare a dei laboratori; anzi è anche un po' obbligatorio, oltre alla ricreazione, scegliere almeno un laboratorio. Spesso alla base [origine] di alcuni ragazzi problematici ci sono delle famiglie che versano in situazioni economiche di difficoltà, in situazioni lavorative precarie, o comunque sia che hanno bisogno e voglia di questo spazio.

Lo fanno con molto piacere di solito, anche perché di solito non è che abbiano molte altre opportunità del genere! Integrato con gli altri servizi del Borgo, tenta insomma di offrire al minore e alla sua famiglia una proposta sociale globale, alternativa al quadro prevalente di isolamento e chiusura infraetnica: Qui si lavora sempre, anche durante le feste religiose!

Ma si lavora anche perché è giusto festeggiare insieme. Partecipano gli operatori, i ragazzi e gli ex ragazzi del centro, tutti. Chiaramente ci siamo anche noi di Skolé.

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E a seguire un aperitivo, incluso [nel biglietto]. Le mamme sono di etnie diverse e sono invitate a cucinare un piatto tipico del loro Paese. Si mette poi tutto sulla tavola e si condivide, si conosce la cultura degli altri fra una cosa e un bicchiere di vino Ma è interessante che poi nel rispetto di tutti qui si mangia tutto e si beve tutto.

Fra educare alla diversità e educare la diversità. Qualche conclusione Con Da una parte, quindi, Skolé agisce con un programma di sostegno didattico efficace e a basso costo anche perché in gran parte sostenuto da lavoro volontario.

In Skolé si è Li hanno tutti quanti, ma noi siamo tenuti a lavorarci per lavorare con i ragazzi, [ Facciamo molta formazione come equipe…Non solo spirituale, ma. Ad esempio anche affettiva, sulla sessualità.